venerdì 9 maggio 2014

Le meravigliose sensibili atmosfere di Bill Viola (Catalogo Nuvole)

Le meravigliose sensibili atmosfere di Bill Viola
Nell'ambito del confronto internazionale sui diversi linguaggi della videoarte all'interno dell'evento Nuvole, non potevamo fare a meno di presentare Bill Viola, un'artista che pur essendo americano,(il nonno comunque era italiano) ha contribuito alla crescita del nostro patrimonio culturale. Alla fine dello scorso anno Bill Viola ha infatti regalato alla Galleria degli Uffizi il suo primo autoritratto, Self Portrait-Submerged (2013), che è possibile ammirare all'interno del Corridoio Vasariano. Questo evento ritengo fermamente abbia segnato la svolta di un percorso sempre più in evoluzione della storia della videoarte (nata appena 50 anni fa e precisamente nel 1963) che fino ad oggi ha spesso trovato difficile collocazione nei luoghi cosìdetti ufficiali dell'arte contemporanea. Ma oggi grazie anche a Bill Viola penso si possa parlare di una nuova grande stagione della videoarte. D'altronde le sue opere ricche di forte carica emotiva vengono riconosciute da anni in tutto il mondo ed esposte nei più importanti spazi d'arte internazionale. Penso che ciò che contraddistingua Bill Viola da sempre, è la sua sensibilità nell'affrontare temi di grande riflessione che attraverso i suoi lavori condivide con il pubblico. Ogni piccolo frammento di una sua opera, regala una sensazione dietro l'altra che spesso sembra culminare in un forte abbraccio protettivo e rassicurante nei confronti dello spettatore che viene magicamente avvolto dalle immagini che scorrono a intervalli di tempo variabili fra loro. Emblematico, per comprendere le meravigliose sensibili atmosfere che Bill Viola riesce a creare, è ammirare The Passing (1991), l'opera che, in occasione di Nuvole, sarà presentata all'interno della splendida Chiesa di Santa Maria della Consolazione di Scicli. Le immagine in bianco e nero sono un susseguirsi di riflessioni sui due momenti fondamentali della nostra esperienza terrena: la nascita e la morte. Bill Viola coinvolge lo spettatore nelle sue più intime interrogazioni. “The Passing – spiega l'artista – è la mia risposta personale agli estremi spirituali di una nascita e di morte in famiglia. Le immagini notturne e le scene subacquee dipingono un mondo crepuscolare in bilico sui confini della percezione umana e della coscienza, dove i molteplici percorsi della mente (memoria, realtà e visione) si fondono”. L'opera dedicata alla madre Wynne Lee Viola, nasce appunto dalle sue esperienze personali che videro la perdita della madre e successivamente la nascita del secondo figlio. E' senza dubbio difficile, spesso impossibile, rispondere ai mille perchè che circondano la nostra mente quando la vita ci pone difronte a prove che possono sembrare insuperabili come la scomparsa di una persona a noi cara. Ma non dobbiamo fuggire dall'affrontare questi temi ed esternare le nostre sensazioni, le nostre paure, le nostre fragilità. “Le opere di Bill Viola – illustra Lino Strangis - nell'addentrarsi nella continua respirazione di vita e morte, penetrano il tempo e si fanno simbolo cinetico dell'eterna questione dell'essere”. In molti sono convinto si rifletteranno nelle scene di The Passing (durata 54 minuti) e subito dopo pochi minuti si sentiranno partecipi delle emozioni che Bill Viola stesso ha vissuto. Emozioni che, scusate il gioco di parole, si immergono ed emergono dalla costante presenza dell'acqua: elemento di nascita, ma anche di morte, che accompagna praticamente quasi tutto il percorso artistico dell'autore rendendo come liquide le sue immagini dal forte impatto visivo e sonoro. La location della Chiesa Barocca di Scicli, non a caso sito dell'Unesco, rafforzerà ed aiuterà maggiormente alla visione di questa onirica quanto reale visione che svela quella sensibilità che rendono Bill Viola uno dei più grandi artisti del nostro tempo. Inoltre non possiamo dimenticare quanto l'artista sia da sempre legato alla nostra storia dell'arte. Bill Viola ha infatti lavorato negli anni '70 a Firenze come supervisore tecnico presso l'importante studio Art/Tapes/22. E proprio in quel periodo Bill Viola va alla ricerca dei grandi tesori italiani, spesso nascosti all'interno di vecchie chiese, dai quali sono nati alcuni suoi grandi lavori come The Greeting (1995) ispirata alla Visitazione del Pontormo (1514-1516) ed Emergence (2002) alla Pietà di Masolino (1424). Ritengo quindi importante sottolineare come Bill Viola riesca a far rivivere in chiave contemporanea opere del nostro passato attraverso il sofisticato utilizzo delle nuove tecnologie creando un ponte culturale fondamentale fra l'arte classica e la videoarte. Due forme espressive apparentemente così lontane, che possono, anzi devono, coesistere per mantenere vivo il nostro patrimonio artistico, molto spesso abbandonato a se stesso, fino quasi ad essere dimenticato. Il lavoro di Bill Viola, i suoi successi, i suoi riconoscimenti, devono essere un punto di partenza per un nuovo approccio alla cultura italiana che sappia coinvolgere, come nell'appuntamento di Nuvole, artisti, curatori e pubblico di ogni parte del mondo uniti da una grande sensibilità per l'arte, il bene più importante dell'umanità.
Maurizio Marco Tozzi