Maurizio
Marco Tozzi e Lino Strangis propongono un Festival Internazionale
tramite il quale si vuole portare nella città di Viareggio le più
significative linee di ricerca emergenti degli ultimi anni nel
panorama internazionale delle arti audiovisive.
Il
Festival intende segnare lo stato dell'arte delle composizioni
audiovisive di ricerca, sul piano globale ed in questo presente
caratterizzato soprattutto dalla estrema accessibilità e potenza
degli strumenti digitali. Una storia iniziata come nicchia delle arti
contemporanee (la così detta videoarte) si è trasformata oggi in un
fenomeno estremamente evoluto e complesso, oltre che notevolmente
accessibile da un punto di vista economico e quindi praticabile anche
in contesti del tutto "indipendenti", non soltanto dal
punto di vista delle modalità di produzione, ma soprattutto da un
punto di vista prettamente artistico e mentale. Molti sono gli autori
che negli ultimi anni hanno contribuito all'evoluzione delle capacità
estetiche e semantiche di queste discipline e questo progetto cerca
di offrire un ampio ventaglio di soluzioni formali e modalità
linguistiche. Queste opere, pur mostrando a volte enormi differenze
su diversi piani, da quello delle modalità d'interpretazione delle
varie tecniche a quello delle condizioni di produzione (molto diverse
a seconda dei vari paesi a dimostrazione che le circostanze
politico-sociali di un paese si legano in modo considerevole al tipo
di produzioni che in questo si sviluppano) hanno in comune la volontà
di ridefinire all'infinito i confini di ciò che è percepibile e
quindi conoscibile. Mondi originali, trovati spesso accettando la
sfida sul piano spettacolare di "tenere il passo" con la
più avanzata industria creativa, pur senza approssimarsi mai a
questa e pur mantenendo intatta la propria essenza di esperienza e
ricerca artistica.
Il
progetto è legato ad importante network di curatori ed artisti che
stanno già realizzando mostre in diverse location internazionali.
Al Festival, della durata dai 4 a 5 giorni, saranno esposte opere
provenienti sia da paesi occidentali che da quelli emergenti (ad
esempio Cina ed India) che si stanno imponendo nel circuito
internazionale. Inoltre al fine di offrire una più completa
comprensione del fenomeno attuale i curatori hanno scelto di
accompagnare a questa selezione anche le opere di alcuni dei più
noti ed importanti artisti che hanno fatto la storia della videoarte
(solo per citarne alcuni Bill Viola e Robert Cahen) e ancora oggi,
essendo protagonisti di una ricerca in continua evoluzione,
rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni.
Si
tratta dunque di un festival di forte richiamo turistico-culturale
per Viareggio che riuscirebbe ad entrare in un importante circuito
dedicato all'arte contemporanea (la videoarte infatti ha solo 50
anni) che ha portato alla ribalta già diverse città in Europa che
hanno investito in eventi di questo tipo: basta pensare a Linz in
Austria (Ars Electronica), Berlino in Germania (Transmediale), Arles
e Clermont Ferrand (Videoformes)
in
Francia, Barcellona e Bilbao in Spagna, ma anche la vicina Lucca con
la rassegna dedicata alla fotografia digitale. Questo Festival
sarebbe dunque una grande occasione per creare anche a Viareggio un
evento veramente internazionale, ma soprattutto un ponte culturale
con quei paesi che da anni investono con successo nell'arte di oggi e
grazie a queste iniziative sono riuscite a rivitalizzare la loro
economia. Sono numerosi gli artisti, provenienti da Stati Uniti,
Italia, Francia, Cina, Gran Bretagna, India, Svezia, Canada etc..,
che i curatori hanno già selezionato e sono pronti ad intervenire
non solo esponendo le proprie opere, ma anche realizzando conferenze
ed workshop che sono sempre un forte attrattiva per il pubblico.